top of page

Ispirazioni: Litha e il Solstizio d'Estate, festa del sole e di fertilità


"St. Johns Eve", Jules Breton


In questi giorni, tra il 20 e il 22 giugno, nell’Emisfero Nord si celebrano il Solstizio d’Estate, la festa di “Mezza Estate”, Litha… ci sono tanti nomi per tante tradizioni diverse risalenti a tempi antichissimi, e che sono arrivate fino a noi. Sono ricorrenze che celebrano tutte il sole al suo punto più alto, la giornata più lunga dell’anno e la stagione della fertilità per eccellenza, quella in cui le messi cominciano a dare i loro frutti e si inizia il raccolto. È un tempo in cui si festeggia l’abbondanza della terra, un tempo i cui temi principali sono la gioia, la prosperità, l’amore.

Viene chiamata anche “Midsummer”, “Mezza estate”, perché un tempo, quando le stagioni erano leggermente diverse, l’estate iniziava con Beltane, il 1° di maggio, e invece Litha, il 20-22 giugno, segnava appunto il momento centrale dell’estate.


Oggi ti racconto un po' del folklore, di alcune tradizioni e leggende di questa festa (ce ne sarebbero tantissime da tutte le parti del mondo, ma io ne ho scelte solo alcune tra le più conosciute). Alla fine del post ti do anche qualche suggerimento su come celebrare Litha e il Solstizio d'Estate per conto tuo o insieme a famigliari e amici!

Buona lettura!


"Midsummer Dance" - Tijana Lukovic


Come menzionavo più su, ci sono molte tradizioni legate a questa festa. Per i Celti, Litha era il momento per celebrare lo spazio e l’unione tra la Terra e il Cielo, ma anche l’equilibrio tra Fuoco e Acqua. Infatti, essi usavano accendere grandi falò sulla cima delle colline, ma anche spingere grosse ruote infuocate giù dai pendii fino a farle cadere in torrenti e corsi d’acqua. Alcuni studiosi pensano che questo fosse un modo per bilanciare la forza straordinaria del sole estivo e mitigarla con l’acqua, per prevenire la siccità. Per questo motivo, Litha è una festa sia di fuoco che di acqua.

Inoltre, in questo momento dell’anno i Celti celebravano la dea Áine, l’equivalente celtico di Afrodite e Venere, e accendevano fuochi in suo onore.

Si usava poi spargere sui campi le ceneri ricavate dai falò, come un gesto rituale per proteggere il raccolto.


In alcune culture nordiche, il viaggio del sole durante l’anno era seguito tramite i cerchi di pietre, di cui il più famoso è certamente Stonehenge. Le pietre di questo sito erano posizionate in modo che evidenziassero il sorgere del sole proprio il giorno del Solstizio!

Quest'anno, per rispettare il distanziamento sociale, questo evento verrà trasmesso in streaming. Puoi trovare le info qui.

"Stonehenge", John Constable, 1835. © Victoria and Albert Museum, London.


Come a Samhain, si dice che in questo giorno il velo tra i due mondi sia più sottile, e che sia facile vedere e incontrare le fate, attirate dal dolce profumo del miele e dei fiori! È necessario fare attenzione però: si sa che le fate del folklore nordico non sono sempre così buone come le fiabe che conosciamo ci hanno fatto credere... a volte possono servirsi di inganni e dispetti, e potremmo perderci confusi e imbrigliati nel loro regno, in una dimensione e in un tempo diversi dai nostri!


"The Faerie Folk", Arthur Rackham


Un’antica leggenda nordica vuole il Solstizio d’Estate e quello d’Inverno come i due momenti in cui la lotta tra la Luce e l’Oscurità è al suo culmine. Il Re della Quercia, pianta sacra del periodo dell’anno in cui il sole prevale sulle tenebre, in questi giorni combatte e perde contro il Re dell’Agrifoglio, pianta sacra simbolo della seconda metà dell’anno, dove il buio prevale sulla luce. Infatti, dopo il Solstizio d’Estate, che è il giorno più lungo dell’anno, le giornate cominciano ad accorciarsi impercettibilmente, cedendo il passo pian piano all’oscurità che avanza, fino ad arrivare al Solstizio d’Inverno (quando sarà il Re dell’Agrifoglio a soccombere).


"The Oak King", Anne Stokes


"The Holly King", Emily Balivet


Nell’Antica Roma, il Solstizio d’Estate era associato sia a Giunone (a cui era dedicato il nome del mese di giugno), dea del matrimonio, delle donne, della fecondità della terra e del parto, sia alle celebrazioni di Vestalia, dedicate invece a Vesta, dea del focolare domestico.


Nella spiritualità dei Nativi Americani, è la danza del sole ad avere un ruolo fondamentale in questo giorno.


In Polonia, Russia, Bielorussia, Lituania e Ucraina si celebra la Notte di Ivan Kupala, di solito tra il 23/24 giugno, secondo il calendario gregoriano, o tra il 6/7 luglio, secondo il calendario giuliano (che è ancora usato da molte chiese ortodosse). Molti studiosi di mitologia ritengono che questa festività sia legata a Kupala, un'antica divinità pagana della fertilità, poi accettata e inclusa nel Cristianesimo ortodosso con la celebrazione di San Giovanni Battista e nel giorno del solstizio d'estate. La Notte di Ivan Kupala prevede diversi rituali che uniscono l’acqua e il fuoco, che in questi giorni di festa, si dice, possano diventare “amici”, in un’unione che viene considerata come una vera e propria forza della natura. Inoltre, si pensa che in questa magica notte sia possibile scovare tesori nascosti: per questa ragione, i ragazzi camminano per i boschi nonostante il timore di incontrare qualche spirito maligno.


"Ivan Kupala Night", Julia Kostsova


Come è accaduto per molte altre feste pagane, il cristianesimo ha “inglobato” le celebrazioni di Litha e del Solstizio d’Estate con la festa di san Giovanni, celebrata il 24 giugno, alla vigilia del giorno di venerazione di san Giovanni Battista. Anche in questo caso è usanza in diversi Paesi accendere fuochi e falò.

Un’altra tradizione della Notte di San Giovanni consiste nel raccogliere fiori ed erbe di stagione reperibili nei campi e nei boschi della zona, immergerli in una bacinella piena d'acqua che viene lasciata tutta la notte all'aperto, e l'indomani mattina (ovvero il giorno di San Giovanni) utilizzare quell’acqua per lavarsi il viso. Le erbe più utilizzate a questo scopo sono l'iperico (chiamata proprio erba di San Giovanni), la lavanda e il rosmarino.


"The Feast of Saint John", Jules Breton


Ricorrenti nel folklore di diverse tradizioni sono l’accensione dei falò, erbe selvatiche gettate tra le lingue di fuoco, la danza intorno ai fuochi, processioni di lanterne per le strade dei villaggi, gli amanti che saltano le fiamme tenendosi la mano in segno di buon auspicio, ruote infuocate buttate giù dai fianchi delle colline… e poi la raccolta di erbe e fiori di stagione (per esempio l’artemisia, l’iperico, la lavanda, la verbena, la felce, la rosa, il vischio che cresce sulla quercia e che era considerato sacro…), le cui proprietà si pensava fossero più intense e addirittura magiche se raccolte in queste notti, e con cui si decoravano gli ingressi e le case; abbondanti banchetti con cibo di stagione, come frutta e verdura fresche, la birra e l’idromele

Litha è anche un momento molto propizio per la divinazione e per entrare in contatto con il proprio intuito!


"Midsummer Night's Dream", Edward Robert Hughes, 1908


Ci sono diversi modi in cui possiamo onorare questa giornata di energia, abbondanza e magia: io te ne suggerisco alcuni :)


-Se ti è possibile, accendi in sicurezza un falò oppure tante candele in giardino e lanciati in danze sfrenate attorno alle fiamme! La danza è un elemento molto importante a Litha

-Se ti trovi vicino al mare o al lago, e le temperature lo permettono, puoi farti una nuotata all’alba o al tramonto, quando il sole e l’acqua sono uniti in un abbraccio. Ovviamente nulla ti impedisce di farlo in altri orari del giorno :)

-Passa una giornata immersa nella natura

-Lascia qualche offerta floreale alle fate

-Raccogli (con rispetto e attenzione, e in modo sostenibile) le erbe selvatiche e fiori di campo che in questo periodo sono nel loro massimo splendore: timo, ruta, verbena, lavanda, artemisia, iperico (erba di San Giovanni), lillà, sambuco, melissa… e chissà quante altre! Puoi farci sacchettini profumati portafortuna, potpourri per la casa, farne mazzetti da bruciare o per decorare, usarli per un bagno caldo e anche per delle tisane (ma fai molta attenzione perché alcune di queste erbe - come l’artemisia e l’erba di San Giovanni - potrebbero essere pericolose, avere controindicazioni o essere addirittura velenose!)


"Fairy Dance", Florence Harrison


-Accendi candele dai colori caldi e brucia oli essenziali come quello di lavanda, rosa, ylang ylang, rosmarino, bergamotto...

-Scatena la fantasia con progetti creativi manuali ispirati al sole e ai fiori

-Ripensa a tutte le cose belle che hai fatto dall’inizio dell’anno e congratulati con te stess*, e poi prenditi del tempo per immaginare, sognare e appuntarti tutto quello che vuoi realizzare da qui fino a dicembre, per una bella dose di positività!

-Fai una bella grigliata in giardino con le persone che ami: può essere di carne, di pesce o totalmente vegetariana! Accompagnala con birra o con l’idromele, che sono le bevande per eccellenza del Solstizio estivo, e concludi con frutta fresca di stagione e dolcetti al miele o ai fiori edibili

-Decora la casa con foglie di quercia, foglie di betulla, ghirlande di girasoli o altri sgargianti fiori estivi, puoi anche metterne qualcuno tra i capelli!

-Purifica gli ambienti di casa bruciando mazzetti di erbe, incenso o palo santo

-Tieni vicini i cristalli dai colori del sole, come il quarzo citrino, il quarzo tangerine, l’ambra, l’occhio di tigre, la pirite, ma anche pietre nere protettive come onice e tormalina

-Celebra l’amore in ogni sua forma, con il tuo partner ma anche in famiglia e con te stess*!

-Prenditi un momento solitario e tranquillo per dedicarti alla meditazione, alla divinazione o al coltivare il tuo intuito


"The fairy way", Margaret Tarrant


Spero che questo articolo ti sia piaciuto e ti abbia interessato!

Se conosci altre tradizioni e leggende legate al Solstizio d'Estate, contattami qui e sarò felice di integrare questo articolo o scriverne un altro :)


Qui di seguito ti lascio i link alle fonti a cui ho attinto, se vuoi approfondire:


Featured Posts
Recent Posts
Archive
Search By Tags
Follow Us
  • Facebook Social Icon
  • Twitter Social Icon
  • Google+ Social Icon
bottom of page